Marcello Macchia rivede il suo Maccio Capatonda in una seria incredibilmente coraggiosa. Affronta i propri demoni, i personaggi cult, il legame con i fan. Smonta e ricompone se stesso, guardando in faccia la propria libertà di cambiare, di innovarsi. Prende posizione, esce dallo schema, distrugge l'algoritmo. Finalmente. Scritta insieme Valerio Desirò (che troviamo anche nel cast. in un ruolo determinante, dopo aver accompagnato Maccio per anni negli sketch, Danilo Carlani, Alessandro Bosi, Mary Stella Brugiati, e diretta insieme ad Alessio Dogana, Sconfort Zone è l'illuminazione che aspettavamo. Una presa di coscienza che diventa all'improvviso specchio contemporaneo: Maccio alias Marcello racconta con serissima ironia un'epoca sovraesposta, caricata, distratta, e lo fa con una sincerità talmente potente da risultare catartica. Sconfort Zone: la terapia d'urto è una scelta linguistica quasi rivoluzionaria. CONCLUSIONI La maturazione artistica e personale di Marcello Macchia alias Maccio Capatonda. Il punto di svolta, lo squardo umanista verso la comicità immediata, e quindi il ragionamento che passa attraverso una crisi anche figlia dei tempi sovraesposti che viviamo. Il comico non è più solo comico, ma anche specchio in cui riflettersi, per elaborare al meglio quell'evoluzione fondamentale per ogni artista. Applausi. [Recensione MOVIEPLAYER.IT]